Nel settore dell’ospitalità, la personalizzazione non è più un plus: è un requisito fondamentale per competere online. Nell’immediato futuro assisteremo a una trasformazione radicale delle prenotazioni dirette, in cui l’AI passerà da essere un semplice strumento di supporto a vero e proprio elemento strategico al centro dell’interazione tra hotel e potenziali ospiti. I viaggiatori si aspettano – e si aspetteranno sempre di più in futuro - che ogni interazione, dalla scoperta della struttura alla prenotazione, fino al soggiorno, sia costruita intorno alle loro esigenze, preferenze e intenzioni di acquisto. L’intelligenza artificiale rende possibile tutto questo su larga scala, trasformando enormi quantità di dati in suggerimenti, contenuti e percorsi di navigazione pensati per il singolo utente, diventando così il motore del processo decisionale anziché un semplice “add-on” tecnologico.
L’intelligenza artificiale applicata all’hospitality permette di riconoscere pattern ricorrenti nei comportamenti degli ospiti, individuare cluster di utenti con esigenze simili e anticipare le azioni più probabili, come la scelta di una tipologia di camera o di un pacchetto di servizi.
Quando un ospite trova rapidamente ciò che cerca, riceve contenuti coerenti con le sue preferenze e percepisce una reale attenzione da parte della struttura, cresce la probabilità che completi la prenotazione e, più in generale, che viva un’esperienza positiva e memorabile. La personalizzazione in tempo reale contribuisce così a ridurre il tasso di abbandono, accelerare il processo decisionale, aumentare il valore medio della prenotazione e migliorare la percezione complessiva del brand, trasformando dati e analisi in azioni concrete che valorizzano ogni contatto con l’ospite.
L’hyper-personalization è la strategia che sfrutta le capacità dell’AI per andare ben oltre la semplice personalizzazione. Non si tratta solo di chiamare un ospite per nome o ricordare una preferenza generica, ma di raccogliere e analizzare dati molto dettagliati e in tempo reale, in modo da ottimizzare il percorso di prenotazione, proponendo contenuti pertinenti in ogni fase, calibrando le leve commerciali come pricing, offerte speciali e opportunità di upselling in modo data-driven.
Grazie all’integrazione di sistemi digitali avanzati e intelligenza artificiale, gli hotel possono adattare ogni messaggio, proposta e contenuto ai gusti, alle abitudini e alle esigenze specifiche di ciascun ospite. Il risultato è un’esperienza di prenotazione diretta che si avvicina a un’interazione umana personalizzata, fluida e contestuale. Gli hotel che investiranno in questa direzione non solo aumenteranno le conversioni, ma riconquisteranno anche il controllo, i margini e il rapporto diretto con i clienti.
Il conversational selling mette, come suggerisce il nome, la conversazione al centro del processo di prenotazione. Chatbot avanzati e modelli linguistici di ultima generazione diventano veri interlocutori digitali, capaci di comprendere l’utente, interpretarne le esigenze, suggerire soluzioni su misura e guidarlo verso la scelta più adatta. La conversazione non è più un canale parallelo, ma diventa parte integrante del funnel, fungendo da ponte tra ispirazione e conversione. L’obiettivo è replicare online l’esperienza di un receptionist esperto: qualcuno che non si limita a prendere una prenotazione, ma comprende l’ospite, propone alternative e ispira fiducia.
Integrato con l’hyper-personalization, il conversational selling trasforma il booking engine in un vero assistente digitale capace di dialogare con l’utente, aumentare l’engagement e facilitare decisioni più rapide e consapevoli.
L’hyper-personalisation prende forma concreta attraverso due soluzioni sviluppate da Blastness. Il CRM consente agli hotel di raccogliere, strutturare e interpretare i dati dei propri ospiti in modo sistematico: abitudini di acquisto, preferenze ricorrenti e comportamenti di navigazione. Queste informazioni diventano la base per generare automaticamente offerte, preventivi e comunicazioni calibrati sul singolo cliente, creando un’esperienza coerente lungo tutte le fasi del processo decisionale.
All’interno del percorso di prenotazione interviene poi AIBE, la tecnologia di intelligenza artificiale che porta la personalizzazione direttamente nel booking engine. Analizzando in tempo reale le azioni dell’utente – dalle date selezionate al numero di ospiti, fino al modo in cui interagisce con camere, tariffe e pacchetti – AIBE adatta dinamicamente immagini, messaggi, vantaggi della prenotazione diretta e proposte. Le opzioni non vengono più mostrate in ordine statico, ma vengono riordinate in base alla rilevanza per quel visitatore specifico, aumentando la probabilità che la soluzione ideale appaia subito, senza distrazioni. Il risultato è un ambiente che non si limita a mostrare disponibilità e prezzi, ma si trasforma in uno spazio capace di dialogare con il viaggiatore e guidarlo nel modo più naturale verso la scelta più pertinente.
In definitiva, la vera forza dell’AI emerge quando gli strumenti dialogano tra loro in modo fluido e integrato. Solo questa sinergia permette di trasformare ogni interazione in un’opportunità concreta di prenotazione diretta, offrendo al viaggiatore un’esperienza coerente, personalizzata e in tempo reale.